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Deborah Simionato

NEW YORK IN 10 SCATTI

LA BELLEZZA DELLA GRANDE MELA IMMORTALATA IN 10 FOTO


Ciò che si vede dipende da come si guarda. Poiché l’osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo. [Søren Kierkegaard]

A volte non serve parlare, è sufficiente guardare... allora lasciatevi catturare da queste 10 foto che ho selezionato tra le molte scattate, durante il mio soggiorno newyorkese, per raccontarvi qualcosa di questa strabiliante metropoli. Non è facile operare una scelta, soprattutto ora che, con l'avvento del digitale, le foto si sprecano, è un'operazione accurata e che richiede tempo.

Propongo dieci foto scattate a New York nell'agosto 2005, quando ci approdai in occasione del mio viaggio studio negli Stati Uniti. Alla fine del corso estivo che ho seguito c/o University di Ann Arbon in Michigan, grazie ad un programma scambio dell'Università di Padova, decisi di prolungare il mio soggiorno negli USA concedendomi una vacanza di dieci giorni nella Grande Mela, assieme ad una ragazza tedesca con la quale avevo stretto amicizia.

Eccole allora le mie 10 foto scelte per descrivervi New York!



1. IRRAGGIUNGIBILE

La bellezza di questa città si assapora camminando per le sue vie, lasciandosi trasportare senza una meta precisa e alzando lo sguardo verso l'alto... a volte si stenta a vedere la cima di questi imponenti grattacieli, ma ci si può accontentare del cielo che vi si specchia...


2. INEBRIANTE

In qualsiasi posto ti fermi ad ammirarla è un film in continua programmazione. Impossibile non aver visto almeno un film girato a New York: i suoi vicoli, i suoi grattacieli specchiati, le scale antincendio, i suoi monumenti simbolo ci sono entrati in testa attraverso il cinema… E questo ha come conseguenza che si ha l'impressione di esserci già stati! Passeggiare su Brooklyn Bridge poi... è un sogno che si avvera.


3. VERTIGINOSA

Conosciuta anche come la città che non dorme mai questa mitica Babele è sempre in movimento, il ritmo vertiginoso della sua vita diurna e notturna è incredibile. Nonostante sia una metropoli di proporzioni enormi è assai semplice da girare e offre moltissime alternative: a piedi, in taxi, in metro, in bici, col ferry e per i più alternativi... anche in carrozza.


4. POETICA

Il polmone verde di Manhattan, è poesia in ogni suo angolo. Solo varcando i suoi cancelli, ci si trova catapultati in un altro mondo... dal frastuono dei clacson dei tanti taxi si passa al melodioso canto degli uccelli e allo squittio degli scoiattoli, che si incontrano spesso vogliosi di qualche nocciolina. Con oltre 4 km di lunghezza e 800 m di larghezza, questo parco è uno dei luoghi preferiti dai newyorkesi per passeggiare, prendere il sole e fare sport. Non potrebbe essere altrimenti...


5. VULCANICA

Il giallo è il colore che invade la Grande Mela. Impossibile non immortalarli... Sono milioni, sono infiniti... Sono loro, i Taxi! In costante movimento, non si fermano mai e, come la lava di un vulcano, si intrufolano in qualsiasi vicolo ed entrano praticamente in qualsiasi scatto.


6. GRATIFICANTE

Visitare New York passa anche da qui: dall'assaggiare un hot dog comprato in uno dei tanti chioschetti sparsi un po' ovunque agli angoli delle vie. Rappresenta uno spuntino imperdibile e un'ottima gratifica dopo ore di camminata in giro per la città. A differenza di quanto si crede a New York si trova dell'ottimo e variegato cibo.


7. INSONNE

New York non è solo Times Square o l’Empire State Building... Ci sono talmente tante cose da fare che, decidersi sulle esperienze da provare, ti fa perdere il sonno.


8. STRABILIANTE

Tutto qui ispira grandezza, te ne rendi subito conto passeggiando per le sue Avenue e le sue Street, ma dall'alto offre panorami ancora più spettacolari, che ti rubano decisamente il cuore. Questa città non si può amare finché non ci si trova catapultati dentro. La si ama, solo vivendola...


9. COSMOPOLITA

La varietà di situazioni, ambienti e persone che offre New York è davvero incredibile e meravigliosa. Sembra di avere il mondo in tasca! Ma la cosa più sorprendente è che i newyorkesi sono davvero molto aperti e disponibili, mi aspettavo invece di trovare, in una metropoli come questa, persone schive e insofferenti. Ho amato questa città anche per la sua gente. Ricordo che il giorno in cui sono andata all'aeroporto, per il volo di rientro, ho pianto tutto il tempo.


10. INASPETTATA

Una delle escursioni più belle che ho fatto è stato il tour guidato che comprendeva la visita a Liberty Island e alla vicina Ellis Island, in passato luogo di approdo di milioni di emigranti europei che cercavano fortuna negli Stati Uniti e oggi sede di un museo che ho trovato davvero emozionante. La vista più bella che si ha su Lady Liberty è senza dubbio dal traghetto che porta sull'isola perché l’eccessiva grandezza della statua non consente di coglierne appieno la bellezza quando ci si trova nella zona sottostante.



Di queste foto devo ringraziare uno sconosciuto...

Sul finire della vacanza, forse era il penultimo giorno, non ricordo bene, però ho impresso indelebilmente la scena, sia io che la mia amica cominciavamo ad accusare la stanchezza: di giorno camminavamo il più possibile su e giù per Manhattan, mentre la sera facevamo le ore piccole per goderci la città anche nelle ore notturne. 10 giorni intensissimi, insomma, pieni zeppi di emozioni, esperienze e altrettanti chilometri.

Era tardo pomeriggio ed eravamo nella metro di rientro in hotel dopo essere state in giro come al solito tutto il giorno. Siccome avevamo un po' di stazioni da fare prima di scendere, ci siamo sedute comodamente, occupando una fila di quattro poltroncine stranamente libere. Per stare ancora più comode, ci siamo tolte lo zaino e io mi sono tolta dal collo anche la custodia dove tenevo la macchina fotografica e abbiamo appoggiato tutto nel sedile vicino che era libero. Quando è arrivata la nostra fermata per la fretta ci siamo infilate gli zaini, ma io ho lasciato sbadatamente la fotocamera sul sedile del treno della metro. Ero già scesa sulla banchina, quando ho sentito qualcuno dietro di me che urlava. Mi sono istintivamente girata e ho visto un ragazzo di colore che, da dentro il treno, allungava un braccio, nella cui mano ho riconosciuto la mia fotocamera. Le porte della metro si erano già chiuse e stava ripartendo. Mi sono lanciata verso quella mano tesa, ho solo fatto in tempo a biascicare un thank you striminzito, che la metro è fuggita via, non so neanche se mi abbia sentito. Grazie a quel ragazzo sono riuscita a recuperare il mio prezioso oggetto, non tanto per il valore anche se era nuovo, comprato proprio per quel viaggio, ma per tutti i ricordi che conteneva al suo interno.

Ancora oggi sono grata a quell'anima gentile che mi ha evitato una grande disperazione, senza di lui una parte di me sarebbe stata perduta. Grazie a quelle foto, a distanza di anni, sono in grado di recuperare emozioni vissute durante uno dei viaggi più belli della mia vita. I ricordi per me hanno qualcosa di sacro, nonostante a volte mi facciamo soffrire, difficilmente riesco a separarmene perché rappresentano i mattoncini con cui ho costruito la mia vita, sono le mie radici e delineano ciò che sono diventata.

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